Siamo orgogliosi di questo interessante progetto, in quanto è uno dei pochissimi che quest'anno sono stati approvati e finanziati a livello europeo. Il titolo "Get infected to be protected" ci introduce già al tema di carattere prettamente scientifico, il quale verterà sulle malattie infettive e sui modi per proteggersene.
I Paesi partecipanti sono la Germania, che è anche capofila progetto, l'Italia, che partecipa con la nostra scuola, la Lettonia, la Norvegia e l'Olanda.
Il fatto che il Liceo "Salutati" rappresenti l'Italia è ovviamente motivo di grande soddisfazione per gli studenti e per tutti gli insegnanti, in particolare per coloro che hanno seguito le fasi di programmazione del progetto stesso e lo hanno visto nascere, ovvero il referente del progetto, il professor Quiliconi, docente di Lingua e letteratura inglese, e la prof.ssa Raffaelli, docente di Scienze, chimica e biologia, la quale cura la parte più propriamente scientifica.
La prima tappa, sotto la guida della professoressa Raffaelli stessa, si sta svolgendo già dal 13 settembre in Lettonia e si protrarrà fino al prossimo 19 settembre; a partecipare a questo primo incontro sono gli alunni Bastiani Giacomo, Magni Cosimo e Mazzucco Riccardo, i quali avevano preparato, sin dallo scorso anno scolastico, alcuni lavori di approfondimento su questo specifico argomento di biologia.
Nel corso del soggiorno in Lettonia il programma prevede per i partecipanti una visita alla facoltà di Biologia dell'Università di Riga, dove sarà loro offerta l'occasione di assistere ad alcune lezioni tenute specificamente per loro da alcuni professori universitari. Il tema centrale sarà affrontato sotto vari aspetti che spaziano dalle patologie cellulari alle malattie infettive più diffuse attualmente, con un approfondimento sull'utilizzo delle erbe in campo medico.
Nella tabella di marcia sono previsti anche una visita al Parco naturale nazionale di Tevete, un soggiorno nella cittadina di Liepaja, dove ha sede la scuola lettone partecipante al progetto e dove gli studenti presenteranno i lavori che hanno preparato e formeranno gruppi misti, ossia di varie nazionalità, per permettere lo scambio di informazioni nei workshop condotti rigorosamente in lingua inglese.
Chi ha già affrontato esperienze di scambio con altre scuole europee concorderà nel sostenere che questo sia un ottimo modo per accrescere le proprie conoscenze della lingua straniera attraverso attività educative e formative trasversali ad altre discipline e, soprattutto, insieme a coetanei che condividono entusiasmo e impegno.
(Lorena Rocchi e Federica Raffaelli)