STUDENTI DEL SALUTATI AL PALAZZO DE’ ROSSI DI PISTOIA: UN’ OCCASIONE DI RIFLESSIONE SUL PRESENTE
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. (Primo Levi)
Il 27 gennaio, nella sala delle Assemblee del Palazzo de’ Rossi, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia, la classe 5 A dell’indirizzo Economico sociale del Liceo Salutati ha preso parte, nella mattinata, alla cerimonia di commemorazione delle vittime della Shoah.
Sono trascorsi più di vent’anni dalla legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti” e, ogni anno, la rievocazione di quel terribile periodo storico, ci accosta al tema della memoria con inevitabile commozione e turbamento.
Gli studenti, accompagnati dalle professoresse Iolanda Cosentino e Claudia Corbani, sulle note del tema musicale del film Shindler’s List, si sono ‘immersi’ completamente nel fenomeno dell’Olocausto, cercando di comprendere quell’atrocità per riflettere sul nostro presente, rispettando il silenzio, con una immancabile compartecipazione emotiva, logica conseguenza degli interventi
delle autorità presenti.
“La nostra Costituzione ha cancellato la dittatura ma non intende dimenticare – afferma il Prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina- anzi, vuole illuminare l’orrore che è stato e che non deve riprendere mai più”.
Gli alunni Simone Cardelli, Lisa Collins, Veronica Cacioli e Alice Nencioni hanno intrattenuto il pubblico con la lettura, e relativo commento, di alcuni passi tratti dal noto saggio di Primo Levi, I sommersi e i salvati, selezionati all’interno dei primi due capitoli dalle professoresse referenti dell’iniziativa, Carlotta Benigni e Iolanda Cosentino: La memoria dell’offesa e La zona grigia.
La loro sentita esibizione è stata lodevole; i ragazzi hanno ricevuto l’apprezzamento del dirigente scolastico Marzia Andreoni , presente all’evento, e di tutte le altre autorità , non solo per le capacità dimostrate nell’interpretazione, ma anche per l’ encomiabile senso civico manifestato – come ha sottolineato la professoressa Cosentino-, per la grande responsabilità e serietà non sempre scontate, concorrendo all’impegno per la pace, per la giustizia e per la libertà.
