Anche quest’anno siamo arrivati al momento di mettere in gioco le conoscenze che i ragazzi del liceo “Salutati” hanno sviluppato in ambito scacchistico ed ecco che venerdì 15 marzo si svolgono, presso il nostro liceo, le finali provinciali, le quali costituiscono l’esame per poter giungere all’importante meta delle finali regionali.
Per il nostro liceo questa è ormai una tradizione e, anche se negli anni sono cambiati gli interpreti ed i risultati, ciò che più conta non è mai cambiato, ovvero l’impegno e l’entusiasmo dei nostri ragazzi e il divertimento che essi traggono dall’esercitare in maniera proficua le loro doti di intelligenza e concentrazione.
Ed ecco che finalmente arriva il venerdì decisivo per il confronto tra i giovani giocatori delle varie scuole, venti dei quali appartenenti al Salutati!
Come sappiamo, gli scacchi sono una sorta di battaglia simbolica contro un avversario che si deve rispettare e con cui dobbiamo lealmente confrontarci.
Ma siamo sicuri che sia proprio il nostro interlocutore, ossia la persona che abbiamo di fronte, il vero nemico da sconfiggere?
No, in realtà non è così. Il nostro compagno di gioco è, per la verità, poco più di un pretesto, un mezzo per attivare le nostre risorse interiori al fine di migliorare noi stessi, di allontanarci dalle nostre pigrizie intellettuali, esercitando e rafforzando le nostre capacità di concentrazione e di ragionamento ipotetico deduttivo.
Il nemico da sconfiggere è, piuttosto, la pigrizia mentale, la voglia di non pensare, di fare le cose in automatico, di fruire passivamente degli stimoli di un mondo che ci bombarda di dati che poi stentiamo ad elaborare.
Nel nostro lavoro di insegnanti ci troviamo ogni giorno con il compito di aiutare i ragazzi a trovare la chiave magica che riesca a far loro sentire il piacere e la gioia di studiare, di capire, di pensare e di non percepire lo studio solo e riduttivamente come un dovere, ma come una grande opportunità, un privilegio e una gioia.
Così abbiamo ritenuto che, in questa logica, gli scacchi fossero un’eccellente metafora del mondo della conoscenza e della scienza ed un modo per riunire assieme, in un cocktail dal grande valore pedagogico, emozioni forti, studio e senso di appartenenza.
Perciò ragazzi in bocca al lupo e fatevi onore!
Il referente del progetto Prof. Massimo Fochi