PROGETTO “GIOVANI E SOCIAL BUSINESS”: tanta soddisfazione per il Salutati.

Posted by on 16 Giugno 2016

indexEcco le tappe significative del progetto.

I ragazzi delle classi terze del liceo Coluccio Salutati, nei due indirizzi Economico Sociale e Scientifico, hanno

avuto la possibilità di aderire al progetto sul Social Business e sul microcredito sotto la sapiente guida di

due esperte dello “Yunus Social Business Centre” di Pistoia. Gli incontri sono stati svolti in orario curricolare

per un totale di dieci ore, con lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze di base per avvicinarsi al

mondo dell’imprenditoria sociale. Tre le fasi previste dal progetto:una fase di educazione e formazione, una

fase di progettazione attiva (progettazione di un’idea di Social Business), una fase di premiazione e di

diffusione sui Social Media.

Il progetto, giunto al quarto anno di realizzazione, è stato per la prima volta esteso a tutti gli alunni di terza

sia dell’indirizzo scientifico sia dell’indirizzo umanistico del Liceo nell’ambito del progetto di alternanza

Scuola-Lavoro presente nella nuova riforma scolastica.

Nel primo incontro, svoltosi nel mese di ottobre, le due esperte Valeria e Azzurra intervenute

hanno fatto compilare un questionario agli studenti per verificare le loro conoscenze sul mondo

dell’imprenditoria sociale per poi passare ad una presentazione sulla storia di Muhammad Yunus,

l’economista inventore del microcredito moderno e vincitore del premio Nobel per la pace nel 2006,

nonché fondatore della Grameen Bank, letteralmente “la banca del villaggio”. Dopo essersi laureato in

Economia nel suo paese, il Bangladesh, Yunus ha per qualche anno insegnato economia in America. Tornato

nel suo Bangladesh, è diventato direttore dell’indirizzo di Economia all’università di Chittagong. Proprio in

quegli anni (1974) il Paese è stato colpito da una terribile carestia e Yunus, deciso ad aiutare la povera

gente oppressa dagli strozzini, ha iniziato a fare piccoli prestiti alle donne del villaggio, le quali hanno

potuto dunque pagare i propri debiti e sviluppare la loro attività principale, ossia la produzione di cesti e

altri oggetti in vimini. Dopo questo successo Yunus ha deciso di fondare una banca, appunto la Grameen

Bank, per coloro che normalmente erano fuori dal circuito bancario tradizionale dei prestiti e sviluppare

appunto la teoria del microcredito, che si basa sulla fiducia e la familiarità con il cliente che richiede un

prestito e non sulla solvibilità.

Successivamente è stato spiegato agli studenti quali siano i vari tipi di social business e quali siano i requisiti

fondamentali perché un’impresa, o un’associazione, possa definirsi tale.

Quando parliamo di social business dobbiamo distinguere:

– Impresa il cui scopo sia produrre beni e servizi utili alla società, senza quindi una finalità di guadagno. Un

esempio ne è la Grameen Danone, azienda nata per risolvere il problema della malnutrizione infantile nelle

zone rurali del Bangladesh.

-Impresa o associazione che inserisca lavoratori socialmente disagiati, come ad esempio ex carcerati o

tossicodipendenti. Ottimi esempi di quest’ultima sono la “Giardineria Italiana”, che è la curatrice del

giardino di Abercrombie & Fitch di Parigi, lungo gli Champs Elysees.

In Italia un’ulteriore distinzione è data dalla differenza tra cooperative sociali, come, per esempio, le

associazioni ONLUS, e imprese sociali, organizzazioni no profit come la Dynamo Academy, la società

curatrice del Dynamo Camp.

Nel secondo incontro, svoltosi tra novembre e dicembre per le varie classi, le esperte, dopo aver

brevemente ripassato quanto emerso nel primo appuntamento, hanno lasciato la parola ai ragazzi che,

sotto il loro aiuto, hanno iniziato a elencare tutte le problematiche sociali che affliggono la nostra città. Così

brevemente i ragazzi hanno riempito una lista di temi di vario genere, dall’inquinamento alla criminalità,

dalla scarsa efficacia dei mezzi pubblici all’immigrazione irregolare. Si è poi proceduto alla votazione per

individuare i problemi più gravi e ne è emerso che per gli studenti suscitano maggior interesse criminalità,

inquinamento, scarsa sicurezza dei luoghi pubblici, ma anche mancanza di un punto di aggregazione per i

giovani, al di là della solita discoteca o del bar.

Proprio da questo elenco di problematiche ha preso il via la fase di sviluppo di un’idea di impresa

sociale, durante la quale gli studenti, divisi in gruppi di quattro persone, e pur sempre con l’aiuto di Azzurra

e Valeria, hanno ideato un loro social business alla ricerca di una soluzione.

Tra le varie tematiche affrontate nel terzo incontro, tenutosi a gennaio, vi è stata per alcune classi quella

che verteva sullo spreco del cibo, con conseguente ricerca di una soluzione che ovviasse a tale problema.

L’intervento di alcuni rappresentanti dell’impresa sociale “SenzaSpreco” ha chiarito che per spreco

alimentare si intende l’insieme di prodotti scartati dalla catena alimentare, i quali, per ragioni economiche,

estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi

potenzialmente consumabili, sono destinati ad essere smaltiti. Dopo un’illustrazione dei dati sullo spreco

alimentare, è stata presentata una “piramide del consumo” per spiegare come ridurre l’inquinamento

Nel mese di febbraio sono avvenuti gli ultimi due incontri in cui le varie classi sono state coinvolte in

discussioni e relativi problem solving circa i temi emersi in precedenza e, infine, le idee ritenute più valide

hanno partecipato ad un concorso provinciale a cui hanno preso parte anche altri sette istituti scolastici

pistoiesi, per un totale di bene seicento ragazzi coinvolti.

È così che all’interno del progetto "Giovani e Social Business, la cui referente per il nostro istituto è stata la

professoressa Carlotta Benigni (che ha continuato il lavoro cominciato dalla professoressa Elena Masetti),

sono stati realizzati addirittura cinquantasette progetti di imprese sociali.

Alla premiazione finale era presente il premio Nobel per la pace 2006 Muhammad Yunus, e siamo

ben orgogliosi di riferire che al terzo posto si sono classificate le alunne Francesca del Buono, Virginia

Carrara, Beatrice Mantellassi e Martina Mazzoncini della classe III A LES, mentre il gruppo che si è

classificato al quindicesimo posto era composto dalle alunne Martina Parisi, Lisa Pallocci ed Evelina Zoitoi,

appartenenti alla III B LES. A far sì che le ragazze ottenessero un simile successo hanno contribuito i video

da loro realizzati, tra i più votati sul web.

Bravi a tutti gli alunni che con impegno hanno partecipato all’esperienza e congratulazioni alle vincitrici.

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