"E' malvagio…… Quando uno piange, egli ride…. burla perfino Robetti, quello della seconda, che cammina con le stampelle per aver salvato un bambino. Provoca tutti i piu' deboli di lui, e quando fa a pugni, s'inferocisce e tira a far male. Non teme nulla, ride in faccia al maestro, ruba quando puo', nega con una faccia invetriata, e' sempre in lite con qualcheduno. Egli odia la scuola, odia i compagni, odia il maestro".
Cosi' Edmondo de Amicis ci dipinge il "bullo" Franti nel libro “Cuore”.
“Unde malum” si chiedeva Sant’Agostino, da dove sgorga, da dove sorge il male?
Come aveva intuito il grande filosofo e padre nobile della chiesa, il male deriva da una qualche mancanza, da un deficit. Il male è un di meno di perfezione che impedisce il raggiungimento del bene, la pienezza della dimensione umana.
Tra tutte le diverse forme di male, di devianza, un posto di particolare rilievo ce l’ha il bullismo giovanile.
Il termine BULLISMO è la traduzione italiana dell’inglese “bullying” ed è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno ripetutamente fa o dice cose per esercitare una forma illegittima di potere su un’altra persona, per dominarla, umiliarla, ridicolizzarla, opprimerla.
La prima causa che porta ad una sottovalutazione del bullismo è che taluno lo confonde con la normale aggressività del vivere sociale.
In realtà, quando parliamo di bullismo, parliamo di qualcosa di diverso dalla normale conflittualità fra coetanei e di differente anche dagli sporadici episodi di violenza che possono accadere in una comunità.
Così più o meno ha avuto inizio l’incontro tenutosi la sera dello scorso 24 aprile presso il “Salutati” di Montecatini Terme, primo di una serie di incontri serali che verranno ospitati dal nostro liceo. Il primo relatore di tale progetto della Provincia di Pistoia, rientrante nell’Educazione degli Adulti, è stato il prof. Massimo Fochi, il quale si è soffermato sulle radici psicologiche del fenomeno del bullismo.
A seguire, l’Avv. Maria Vittoria Morselli ha parlato del cyberbullismo, soffermandosi sulle implicazioni legali e sui rischi nella comunicazione in rete.
Si tratta di argomenti importantissimi per i nostri alunni, ma anche, se non soprattutto, per i genitori, che, intervenuti numerosi, cercano risposte e spunti di riflessione su un fenomeno di cui purtroppo sempre più si sente parlare.
Meglio allora parlarne, al fine di trovare soluzioni per arginarlo e per informare le famiglie di adolescenti che spesso sono inconsapevoli circa le conseguenze di azioni apparentemente banali, ma fondamentalmente dannose.
(Lorena Rocchi)