Quando la voce del Teatro sposa la cultura

Posted by on 25 Novembre 2022

Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana (F. Garcia Lorca)

Ancora una volta gli studenti del Liceo Salutati hanno calcato la scena presso il Teatro Yves Montand di Monsummano Terme, con un’opera di grande impegno e di importante sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere, che ancora oggi, purtoppo, registra decine
e decine di vittime ogni giorno.
Si intitola A proposito di donne, storie di donne che hanno insegnato al mondo lo spettacolo nel quale si sono esibiti, martedì 22 novembre dopo un lungo lavoro di studio, i ragazzi della classe 4 A les, supportati dal noto regista Mauro Monni, nonchè attore, autore e formatore nell’ambito dell’arte drammatica, sotto l’egida delle professoresse Carlotta Benigni ed Elisabetta Alpi. In un contesto sociale in cui spesso la donna riempie le pagine dei giornali quale vittima dell’insulsa piaga del femminicidio, un po’ in controtendenza e per effettuare un intervento di positivo coinvolgimento, il dramma ha inteso restituire la congrua dignità al mondo femminile attraverso racconti di vite inimitabili.

Sono le storie dolorose, delicate, intime di donne che, con il loro esempio, in qualche modo hanno segnato la storia del mondo lasciando traccia indelebile per le generazioni future. Rosa Parks e la sua battaglia contro la segregazione razziale; la rivoluzionaria messicana Frida Khalo; Francesca Morvilla, morta nell’attentato di Capaci insieme al marito Giovanni Falcone; Mia Martini, vittima di una grave diceria; Rose Montmasson, eroina dei garibaldini; la scienziata Margherita Hack; la cantautrice Gabriella Ferri, suicida dopo una lunga depressione; la ragazzina siciliana Franca Viola con il suo messaggio, rivolto a tutte le giovani di oggi, di lottare per i propri diritti; Coco Chanel, rivoluzionaria della moda e dell’arte; Anna Magnani e il suo amore turbolento per il regista Rossellini; la Contessa di Castiglione che, attraverso le sue doti ammaliative, era riuscita a carpire preziose informazioni militari dal re di Francia, di cui era amante, e a permettere all’Italia di avere così dalla propria parte l’esercito francese contro quello austriaco; Marylin Monroe, annullata nel desiderio di essere madre,
tormentata dalla solitudine, pur rappresentando un emblema del piacere; poi ancora la giornalista Ilaria Alpi uccisa da alcu

ni sicari in Somalia; Clara Schumann, moglie del famoso compositore Roman Schumann a cui donerà le opere che lo renderanno famoso, disposta ad annullare il suo talento per donarsi completamente al suo consorte; Jeanne Hebuterne, moglie dell’artista Modigliani, vittima dell’amore assoluto del marito per cui morirà suicidandosi dopo la sua morte; la famosa attrice Greta Garbo, ritiratasi dalle scene per dedicarsi alla vita matrimoniale; Lady Diana con le sue difficoltà una volta diventata moglie del principe Carlo; Camille Claudel, amante di Auguste Rodin che , dopo aver imparato a scolpire per amore, delusa e “impazzita” per la fine della loro storia, morirà in manicomio; la celebre cantante Dalida e la sua tragica relazione con il cantautore Luigi Tenco. A terminare l’opera la poetessa Alda Merini che, attraverso la sua presunta pazzia, ha introdotto nel tema della follia, fornendo al pubblico spunti di riflessione sulla visione della pazzia oggi. Brani musicali e voci maschili fuori campo hanno cucito l’intera drammaturgia, toni forti o melodiosi che hanno potenziato lo spessore emotivo di ogni biografia
letta dai giovani attori.
Figure femminili che hanno preso vita grazie all’abile interpretazione e alla sintonia dei ragazzi con la professoressa Benigni, anche lei in veste di attrice, alternati sul palco guidati da una nobile sensibilità che sono riusciti a profondere per creare quel contagio reciproco e quegli anticorpi che concretamente possono contribuire a sostenere il cambiamento rispetto ad alcune storture che sono sotto gli occhi di tutti. Moltissimi gli applausi, carichi di emozioni palpabili, solidarietà e commozione. Numerose le ottime impressioni, le riflessioni, la meraviglia negli occhi, tanto turbamento ma tanta attualità nel dolore.
Al termine dello spettacolo non sono mancati i ringraziamenti. In particolare la dirigente scolastica, dottoressa Marzia Andreoni, si è complimentata per la suggestiva interpretazione da parte degli “attori”, che hanno dato un encomiabile contribuito per sconfiggere la piaga della violenza sulle donne a partire dal teatro, vera e propria esperienza collettiva che aiuta a connettersi in un’unica emozione aprendo a una serie di domande a cui insieme è possibile dare delle risposte.
Passare quindi per la cultura per favorire un cambiamento che vada verso la parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne, perché solo l’uguaglianza può estirpare alla radice il fenomeno strutturale della violenza. 
Questi gli interpreti: Adri Balla, Edoardo Bellesi, Aurora Brizzi, Sofia Calì, Nicol Cecconi, Noemi Cormaci, Lapo Dani, Costanza Deiana, Debora Dervishi, Damiano Facchiano, Giulia Gennai, Evilin Ghilardi, Ilaria Giorgi, Adriana Gjoklaj, Davide Manca, Vittoria Marconi, Bianca Martini, Valentina Massetani, Chiara Materazzo, Camilla Mesaglio, Veronica Passaseo, Ingrid Shahini, Luana Torraca, Alice Vannucchi, Carlotta Benigni.

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