I PON al “Salutati”: la scrittura come “pittura della voce” l’apprendimento della lingua inglese come “chiave di conoscenza europea”
“Scrivere” significa tracciare su una superficie i segni convenzionali di una lingua, in modo che possano esprimere pensieri, sentimenti, idee, ma quando la scrittura fluisce liberamente sulla carta, guidata dall’unica forza della fantasia, allora diventa una vera e propria forma artistica e un esercizio mentale che dà voce alla mente.
Si sono trasformati in “Artigiani della parola” i quindici alunni del Liceo Salutati partecipanti al Corso di scrittura creativa, FARE ARTE CON LE PAROLE, che li ha impegnati attivamente nei mesi di ottobre e novembre in due incontri settimanali, guidati dai professori Paolo Santè e Claudia Corbani, in una dimensione didattica del tutto laboratoriale e pratica, svincolata dalla pratica curricolare in senso stretto.
Il corso ha preso forma grazie ai Fondi strutturali europei del Programma operativo nazionale (PON) che, nell’ambito scolastico, rappresenta un’occasione di arricchimento, un’opportunità di miglioramento delle situazioni di apprendimento degli studenti che necessitano di un contesto educativo che faccia crescere la loro curiosità e che offra strumenti di comprensione e di interazione positiva con la realtà.
Il laboratorio di scrittura creativa del Liceo Salutati si è mosso proprio in questa direzione, diventando un’occasione preziosa per motivare ed avvicinare in modo coinvolgente gli studenti alla scrittura, affinché coltivino un proprio stile, perfezionandosi in termini di accuratezza, chiarezza e profondità dell’espressione.
“Insieme abbiamo scoperto che scrivere non è solo seguire precise regole grammaticali o trascrivere informazioni studiate a scuola, ma anche e soprattutto dare sfogo alle nostre emozioni. Queste settimane ci hanno migliorato nella conoscenza delle regole di scrittura, aprendo una finestra alla nostra immaginazione. Abbiamo messo sulla carta mondi magici, personaggi e storie di vario genere, tutte nate della nostra invenzione con la possibilità di esprimere liberamente noi stessi, il nostro sentire e i nostri pensieri”.
Attività di gruppo e individuali, di interpretazione, di collaborazione, di confronto costruttivo e di aiuto reciproco che hanno contribuito a sviluppare il pensiero critico e divergente, con un pizzico di “follia”, tipico dei veri artisti: etimologie fantastiche, giornalismo a fumetti, elaborazione di incipit, costruzione di calligrammi, descrizioni, creazione di ambienti, di dialoghi, storie realizzate con l’uso del linguaggio giovanile, poesie autobiografiche, produzione di racconti frutto estroso delle emozioni provate a seguito della visione di opere d’arte o dell’ascolto di musica lirica, consapevoli che il binomio scrittura e suono stimoli i ragazzi a raccontare e a raccontarsi, favorendo scambi e relazioni.
In ogni lezione i partecipanti hanno avuto la possibilità di documentarsi, di comunicare i loro pensieri, le loro strategie di redazione di un testo, esprimendo pienamente le proprie potenzialità sempre e solo sulle ali della fantasia, instaurando anche rapporti amichevoli.
Dunque, si può coltivare come un seme il “vizio di scrivere”, con qualunque mezzo a disposizione, così da facilitare l’apprendimento di tecniche base per la scrittura, per abituarsi a valutare il proprio operato con senso critico, prendendo atto degli errori e dei possibili miglioramenti.
La nostra scuola si è attivata anche nella cura dell’apprendimento linguistico attraverso il corso PON di potenziamento della lingua inglese che ha avuto inizio alla fine di novembre ed è finalizzato non solo alla preparazione al First Certificate (certificazione Cambridge), ma anche all’approfondimento di alcune tematiche di cultura e attualità, alla visione di film in lingua originale e a un’uscita didattica a Firenze per esplorare il centro cittadino attraverso l’uso di questo potente strumento comunicativo.
I ventisei allievi, tutti appartenenti alle classi quarte, acquisiranno strumenti linguistici utili anche per il loro futuro universitario, dato che molti atenei, adeguandosi agli standard europei, utilizzano l’inglese come lingua prioritaria di scambio sia nelle lezioni frontali che nelle pubblicazioni destinate agli alunni.
Mediante metodologie didattiche interattive, l’uso di strumenti tecnologici e TIC, tutte le docenti impegnate nel percorso in qualità di tutor ed esperte, ovvero le professoresse Laura Magni, Valeria Arezzi, AnnaLisa Del Serra e Martina Ceccotti, seguiranno gli allievi in un percorso di trenta ore che si concluderà, indicativamente, ad aprile.
I ragazzi impegnati sostengono di aver scelto questo corso per molti motivi tra i quali il fatto che l’inglese è la lingua del web adoperata dall’80% dei siti di informazione; saranno facilitati nel fruire di film e serie tv straniere in lingua originale riuscendo così ad apprezzare appieno la recitazione degli attori; sarà loro possibile comprendere i testi musicali delle band preferite e cantare le canzoni con una pronuncia corretta. L’inglese è anche la lingua del turismo: conoscere l’inglese permette di abbattere le barriere della comunicazione, interagire con nuove culture offrendo ai giovani la possibilità di proseguire gli studi all’estero e apprezzare capolavori di scrittori inglesi e americani in lingua originale.
Le aspettative dei ragazzi sono, come abbiamo visto, parecchie. Il percorso è solo all’inizio e, per il momento, essi appaiono entusiasti di proseguire l’approfondimento della lingua mediante una “cornice” meno formale e per molti aspetti diversa rispetto a quella contemplata nelle ore curricolari del mattino.
In conclusione, un buon augurio per tutti gli alunni del corso e non solo, dalla scrittrice parigina Simone de Beauvoir che, dopo aver compiuto cinquant’anni, in Mémoires d’une jeune fille rangée (Memorie d’una ragazza perbene) del 1958, cimentandosi con l’inglese, scrive:
“Change your life today. Don’t gamble on the future, act now, without delay”.