Il progetto “Un mondo d’acqua” è stato promosso e organizzato dalla società
“Acque Toscane” in collaborazione con l’associazione socioculturale ambientale
“La Tartaruga” ed ha coinvolto i vari ordini di scuola, dalla scuola dell’infanzia
fino alla secondaria di secondo grado.
La richiesta era di sviluppare il tema “una scelta ragionata: acqua del rubinetto
o acqua in bottiglia?” e gli elaborati dovevano essere presentati entro il 15
maggio scorso.
A seguito di un interessante dibattito avvenuto in classe durante l’ora di
scienze con la professoressa Ida Barone e all’interno del percorso “La salute
nel curriculum”, effettuato dagli studenti su proposta della medesima
insegnante, referente del progetto, alcuni alunni della IV A del liceo scientifico
Salutati, hanno deciso di aderire all’iniziativa ancor più attivamente,
impegnandosi nella realizzazione di un elaborato, a cui hanno dedicato tempo
ed energie, per approfondire l’argomento relativo all’importanza dell’acqua per
la nostra sopravvivenza. Si tratta di Matteo Sabatino, Lorenzo Nencini,
Benedetta Parlanti e Sara Ferrara, i quali, dichiarandosi molto soddisfatti del
lavoro svolto, ci hanno raccontato il loro percorso:
“La professoressa Ida Barone ci ha presentato il progetto intorno alla metà di
aprile, cosicché abbiamo potuto lavorare nelle settimane tra il 26 aprile ed il 14
maggio. Nell’elaborato abbiamo approfondito le caratteristiche dell’acqua del
rubinetto e di quella in bottiglia, evidenziandone pregi e difetti e facendo anche
alcune considerazioni sul nostro territorio. Abbiamo sottolineato l’importanza
delle nostre azioni quotidiane e abbiamo parlato di vera e propria scelta dei
nostri stili di vita. La visita didattica a Roma, avvenuta dal 21 al 24 aprile,
durante la quale avevamo constatato che l’acqua che bevevamo in alcuni
ristornati era davvero cattiva, ci ha portato a riflettere sul fatto che,
comunque, beviamo sia l’acqua del rubinetto che l’acqua in bottiglia e abbiamo
puntato proprio sul buon senso, utile a capire che bisogna raggiungere un
connubio tra tali usi. Si tratta di un argomento diffuso e conosciuto, ma forse
poco approfondito e perciò abbiamo voluto presentare le nostre riflessioni
prima di tutto alla nostra classe e poi alla commissione che ha giudicato il
lavoro. È stato interessante sviluppare ed approfondire tale tema e ci ha
gratificato molto sapere che l’elaborato è piaciuto anche all’associazione. Il
nostro impegno, infatti, alla fine è stato riconosciuto nella premiazione
avvenuta il 4 giugno presso la casa della prevenzione situata nella pineta di
Montecatini Terme: ci hanno dato un buono di 200 euro in materiale scolastico
ed un attestato, ma ciò che più ci resterà, oltre agli argomenti appresi, sarà
l’enorme soddisfazione.”
Giusto per rimanere in tema vogliamo commentare tutto ciò, dicendo ai nostri
ragazzi che la classe non è acqua!
(Matteo Sabatino e Lorena Rocchi)