Premio “Dante Alighieri”

Posted by on 8 Giugno 2021
 

Fra le tante iniziative che ricordano il settecentesimo Anniversario della scomparsa di Dante Alighieri, anche il Rotary club “Pistoia-Montecatini Terme” ha voluto fare omaggio al Divino Poeta con una cerimonia, svoltasi in digitale. Com’è noto fra gli obiettivi, che contraddistinguono il Rotary International, vi sono anche quelli della valorizzazione dei giovani e del richiamo alle tradizioni e culture locali, per queste ragioni, nel contesto della XXVIII edizione del premio “Serietà & Impegno”, i rotariani guidati dal dottor Luciano Buongiorno, hanno deciso di promuovere un premio speciale intitolato “Pistoia, Montecatini e Dante Alighieri”, supportati per l’aspetto scientifico e letterario dalla professoressa Anna Agostini, Direttrice della Biblioteca Capitolare della Cattedrale  di Pistoia. Gli altri membri della commissione erano: Iacopo Bojola, Stefania Nerozzi e due rappresentanti del Rotaract, Francesca Monciatti e Gianmarco Torrigiani.

Maria Teresa Spagnesi, presidente della commissione del premio, ha annunciato i risultati finali con l’affermazione di Maria Cristina Capaccioli (liceo Forteguerri, professoressa coordinatrice Natascia Bianchi) con il lavoro “Ogni medaglia ha il suo rovescio”; premio speciale di gruppo agli studenti Francesca Brachino, Chiara Iuliano e Victoria Roggio del liceo scientifico Salutati di Montecatini (coordinatrice la professoressa Laura Diafani) con il lavoro “Dante e la battaglia di Montecatini”. Infine, un attestato di merito per il lavoro “La mia immagine riflessa” per Noemi Barbera e Dennis Xhaney dell’istituto Einaudi (coordinatrice la professoressa Sabina Candela).

Stefania Nerozzi, presidente incoming del Rotary, ha spiegato i criteri di selezione della giuria basati su contenuto, forma e originalità. Visto e considerato che il contenuto e la forma erano ottimamente eseguiti da tutti, a fare la differenza è stata l’originalità. I ragazzi dell’Istituto Einaudi hanno fatto rivivere la commedia facendo una comparazione con la situazione attuale in periodo di pandemia. I ragazzi del Liceo Scientifico invece, hanno ottimamente eseguito uno schema molto contemporaneo dell’opera di Dante concentrandosi sulla storia della supposta presenza di Dante e del suo passaggio sul ponte detto di “Dante” in Valdinievole. 

“La vincitrice Maria Cristina Capaccioli – ha spiegato Maria Teresa Spagnesi – con il tema “Ogni medaglia ha il suo rovescio” prende spunto dalla Divina Commedia, indaga nella storia e ci porta ai giorni nostri, nella città di Pistoia, un racconto che spazia nel tempo dove passato e presente si intrecciano in una narrazione fluida e sorprendente”.

Per l’occasione è stata realizzata anche una pubblicazione a tiratura limitata, sì da renderla ancor più preziosa, che raccoglie i testi e le immagini dei lavori degli allievi delle scuole medie superiori che hanno aderito, permettendo così di poter conservare ed apprezzare i lavori e le ricerche di decine di studenti che, come un proiettore, hanno acceso una luce su episodi che testimoniano la presenza del poeta sul nostro territorio.

Fra l’altro questo piccolo libro, è caratterizzato da altri due aspetti, la riproduzione di due disegni che riproducono scene della Divina Commedia, realizzati dal pittore Giuseppe Bezzuoli e rintracciati da un privato anni or sono sul mercato antiquario. Mentre nell’ultima parte un capitolo è dedicato alla riproduzione di un manoscritto riferibile ad una lezione su Dante Alighieri tenuta nel 1830 nelle aule del Seminario Vescovile di Pistoia dal Canonico Giuseppe Silvestri.

Il Silvestri, quasi del tutto sconosciuto a Pistoia, è invece ben noto a Prato, città nella quale fu mandato a dirigere il Collegio Cicognini che forgiò numerosi personaggi di primo piano del Risorgimento italiano, ma soprattutto, proprio in questo manoscritto, anticipa di oltre 20 anni le tesi di colui che è considerato anche oggi il maggior cultore di Dante Alighieri dell’epoca moderna, Francesco De Sanctis che in pieno Risorgimento, ma solo nel 1854, con le lezioni di Zurigo, individuava nel poeta fiorentino un esempio, in un’Italia sofferente per le sue divisioni e la mancata unità che verrà raggiunta soltanto nel 1870 con la breccia di Porta Pia.

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