Essere cittadini responsabili: studenti e mafia

Posted by on 13 Aprile 2022

“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. (Peppino Impastato)

“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”. (Giovanni Falcone)

In un periodo storico come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni, funestato da eventi tragici che mettono a dura prova l’individuo sia dal punto di vista fisico che psicologico, spesso capita di parlare sempre meno (e in modo errato) di alcuni problemi che continuano ad essere di stretta attualità, pur non manifestandosi concretamente sotto i nostri occhi. Uno di questi è la mafia.

Gli studenti del Liceo Salutati nelle ultime settimane hanno avuto la possibilità di partecipare a due importanti eventi d’informazione e sensibilizzazione su questa tematica.

Lunedì 21 marzo, in occasione della Giornata dell’impegno e della Memoria delle Vittime innocenti delle mafie, docenti e allievi hanno incontrato la Dott.ssa Chiara Contesini, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia

L’Iniziativa, organizzata dai docenti Referenti di Educazione civica dell’Istituto, professori Cosentino e Grande, ideata e promossa dalla DS Marzia Andreoni, ha consentito agli allievi di riflettere sulla mafia come fenomeno storico atto a destrutturare profondamente le dinamiche politico-sociali caratterizzanti la storia del nostro paese dopo l’Unità. La Dott.ssa Contesini ha rievocato la vicenda umana e civile di alcune vittime innocenti di mafia quali Peppino Impastato, Rita Atria e Natale De Grazia. L’incontro si è concluso con la visione del video su Natale De Grazia creato dai ragazzi della classe III B LS.

Lunedì 4 aprile la classe 5 D Les, accompagnata dai docenti Grande e Poggetti,  ha partecipato all’evento commemorativo a 30 anni dalla strage di Capaci, tenutosi a Pistoia,

In piazza Duomo era esposta la teca contenente i resti della Fiat Croma ‘Quarto Savona 15’ sulla quale viaggiavano gli uomini di scorta di Giovanni Falcone che persero la vita il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci. Oltre al Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi erano presenti l’ex Procuratore Capo di Palermo Gian Carlo Caselli e Tina Montinaro, moglie del caposcorta Antonio Montinaro.

La Fiat Croma blindata, su cui viaggiavano anche i poliziotti Vito Schifani e Rocco Dicillo, faceva da scorta all’auto di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e fu investita in pieno dalla deflagrazione dell’ordigno preparato con 500 chilogrammi di tritolo per poi essere ritrovata in un uliveto a centinaia di metri di distanza dal luogo dell’attentato.

Prezioso è stato l’intervento dell’ex procuratore Caselli che ha ricordato ai presenti, soprattutto ai giovani studenti delle scuole del territorio, che la mafia oggi è soprattutto impresa economica, denaro, riciclaggio, una perversa tendenza che si insinua in ogni settore di attività economico-commerciale, costituendo un costante pericolo per l’economia pulita e per la concorrenza onesta. Ha poi precisato che la lotta alla mafia non è cambiata e che ci sono quasi ogni giorno operazioni di polizia, carabinieri, guardia di finanza e magistratura di grande importanza ma per combatterla davvero occorre anche l’aiuto della classe politica e imprenditoriale.

La signora Tina Montinaro rivolgendosi agli studenti ha detto che da anni porta in giro per l’Italia la teca con i resti della macchina (che considera la tomba di suo marito) per dimostrare a tutti i mafiosi che quell’attentato del 23 maggio del 1992 non ha fermato la legalità. Ha sottolineato anche che condividere la memoria del suo dolore e di quel giorno è importante per cambiare le cose e soprattutto che spetta ai giovani farlo e non dimenticare.

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