Dante e Ginevra: la tenzone continua

Posted by on 21 Maggio 2022

Dante Alighieri: un amore e una passione che continuano ad accompagnare Ginevra nel
cammino del Liceo. L’alunna Ginevra Gilardi della classe 4B del Liceo Scientifico ha partecipato
alla Tenzone Dantesca “Non fa scïenza, / sanza lo ritenere, avere inteso”, Concorso indetto dall’
IIS “G. B. Vico” di Nocera Inferiore che è giunto alla XIV edizione e ha visto la partecipazione di
36 Istituti italiani.
Il tema scelto quest’anno per la gara di memoria poetica riservata agli alunni del Triennio degli
Istituti è stato: “«O Muse, o alto ingegno, or m'aiutate». Dante e l’ispirazione poetica. “
La nostra giovane studentessa, dopo aver vinto la precedente edizione, ha confermato di essere
a suo agio con i versi del sommo poeta arrivando in finale nella sezione dedicata al Purgatorio
(riservato agli alunni del 4° anno) sfoggiando una brillante prestazione, testimoniando ancora
una volta la passione e l’amore per Dante e la Divina Commedia, testo che ancora oggi
costituisce una colonna portante dell’identità culturale e morale del nostro paese.
D: Che effetto ti ha fatto partecipare di nuovo a questa Tenzone?
Partecipare di nuovo alla tenzone è stato forse più impegnativo, anche perché dopo il risultato
dell’anno scorso [vincitrice] non volevo deludere le mie aspettative. Quest’anno, a differenza
dello scorso in cui una parte del canto già la sapevo, sono partita da zero a fronteggiare dei versi
che non conoscevo, quindi c’è voluto uno sforzo maggiore da parte mia per memorizzare le
terzine. Mi sono comunque divertita, visto che il bello di questa tenzone è sì il confronto con gli
altri ma soprattutto quello con noi stessi. L’essere riuscita ad avere una buona padronanza del
canto, sia dal punto di vista della memoria sia da quello del ritmo e dell’interpretazione, mi rende
molto felice e orgogliosa dei miei sforzi, a prescindere del risultato finale della gara. L’ansia nel
momento della declamazione quella non è cambiata ma fortunatamente non mi ha impedito di
divertirmi!
D: Cosa rappresentano per te Dante e la Commedia?
Ho avuto il mio primo incontro con Dante grazie a mia madre, che mi ha insegnato una parte del
III canto dell’Inferno per convincermi a prendere una medicina (sì, in famiglia siamo particolari) e
quei versi mi sono piaciuti così tanto che per un periodo non facevo altro che declamarli in giro.
Non so in realtà cos’è che mi attira così tanto della Commedia, so solo che mi piace seguire
Dante lungo il suo viaggio, creare empatia con lui, le sue paure e il suo essere umano, divertirmi
a prenderlo in giro quando sviene, conoscere grazie a lui personaggi del passato con storie
divertenti, tragiche, emozionanti.
D: Consiglieresti ad un adolescente di approfondire la lettura dell’opera dantesca?
Perché? Cosa potrebbe insegnarci oggi?
Sì, certo che lo consiglierei! Il motivo principale è che io mi diverto tanto a documentarmi sulla
Commedia e a seguire Dante nel suo viaggio, ad immaginare i vari personaggi e il modo in cui
interagiscono col poeta, prenderli in simpatia o in antipatia, inventare dialoghi immaginari tra
Dante, Virgilio e la miriade di figure interessanti in cui si può ritrovare una parte di noi stessi. La
chiave è divertirsi ed essere curiosi, uscire dal seminato di ciò che va imparato per la scuola, che
dà gli strumenti ma non sempre riesce ad interessare. Io ho la fortuna di aver avuto docenti che
non hanno abbassato il mio interesse ma al contrario mi hanno aiutata ad apprezzare al meglio
l’opera dantesca. Le spiegazioni in classe sono solo l’inizio, poi arrivano le ore su Wikipedia a
navigare tra riferimenti alla storia, alla mitologia, all’astronomia, alle conoscenze scientifiche del
periodo, al modo di vedere il mondo da parte degli esseri umani di quel periodo, da portarsi
dietro come un bagaglio culturale personale che ci accompagnerà per tutta la vita. “A cosa
serve”? Serve a comprendere meglio chi siamo e il nostro percorso, sia come singoli che come
comunità: Dante fa parte della nostra storia, la nostra cultura è permeata di riferimenti alla
Commedia ed è bello ritrovare tra i canti parte della nostra storia personale ma anche collettiva.
Forse è proprio questo il bello della Tenzone: far trovare a studenti da tutta Italia, provenienti da
realtà diverse e con vite differenti, un punto in comune nella Commedia e nei versi danteschi.

A Ginevra, oltre ai complimenti del Dirigente Scolastico e di tutto l’Istituto, l’augurio di continuare
a inseguire il sogno di “salir alle stelle”.

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